venerdì 16 dicembre 2016

ROBERTO CAMELIA L'ARBITRO CON LA PROTESI

Oggi il disabile può contribuire alla diffusione di informazioni che valorizzano storie di sport di soggetti con difficoltà. Per questo motivo l'avv. Majorca in occasione della conviviale degli auguri del 15 dicembre 2016 ha presentato il curriculum di Roberto Camelia, conosciuto come l'arbitro con la protesi, ammettendolo a socio del Panathlon International, club di Siracusa. Raccontare la sua storia, storia di persona con disabilità che, nonostante le molte difficoltà, è riuscita a praticare e conservare la passione per la box, esercitando l’attività di arbitro federale, unico esempio conosciuto al mondo, diventa esempio per tutti quei soggetti che nella situazione di disabilità hanno paura di esporsi e diventano bersaglio di discriminazione. 
Approfondire la storia di questo atleta, che con la protesi alla gamba sinistra, conseguenza di un suo gesto generoso volto a soccorrere ed a salvare un automobilista uscito fuori strada, fa comprendere come un atleta può superare realmente gli ostacoli, le difficoltà, le paure e i timori di un diversamente abile.  Il socio Majorca, già presidente di questo club, conclude associando Roberto Camelia, il diversamente abile, all’idea di “atleta”, il che significa ritenerlo coraggioso, capace di impegno sociale, rispettoso della persona ed autentico testimonial della disabilità.
Il presidente del Panathlon International, club di Siracusa.

Rodolfo Zappalà

venerdì 13 maggio 2016

IL GIUBILEO DELLO SPORTIVO

Giorno 12 maggio 2016 a Siracusa si è celebrato il Giubileo degli sportivi, organizzato dal PANATHLON Club di Siracusa.

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Giorno 12 maggio 2016 a Siracusa si è celebrato il Giubileo degli sportivi, organizzato dal PANATHLON Club di Siracusa.
La cerimonia è iniziata con il raduno nella sala convegni del Santuario della Madonna delle Lacrime, dove sono confluiti  gli atleti e soprattutto i tanti giovanissimi appartenenti a diverse società sportive.
Il presidente del Club, il dr. Rodolfo Zappalà, ha dato il benvenuto ai presenti.
Il socio, dott. Nicola Garozzo ha curato la presentazione del Giubileo degli sportivi,  come l’anno della riconciliazione, della speranza, della giustizia e del consolidamento degli impegni del panathleta tra i quali ricordiamo quelli:  “di  dare il meglio di se per il volontariato, di ricercare l’amicizia, di agire perché lo spor sia considerato e vissuto come un elemento di cultura degli uomini e dei popoli, di essere un vero ambasciatore dello sport, inteso come elemento di emancipazione dell’uomo …..”
Subito dopo,  don Claudio Magro ha illustrato il significato spirituale del Giubileo alla luce dell’impegno sportivo. “Una grande festa,  l’evento più attesto e duraturo della tradizione cattolica;   l’anno dedicato al consolidamento della fede, alla solidarietà, alla comunione fraterna tra chiesa e la comunità sportiva, un anno di richiamo e di stimolo.”
Per finire alcuni Panathleti hanno rappresentato l’esempio più significatito del Fair-play dello sportivo, rievocando in sintesi l’epica e straordinaria storia del pluricampione del mondo Jesse Owens che, nato povero ma con un dono atletico straordinario, alle Olimpiadi del 1936 lasciò Berlino e il terzo Reich senza parole vincendo 4 medaglie d’oro nei 100, nei 200, nella staffetta 4x100 e nel salto in lungo ed entrando di diritto nella leggenda.
E’ seguito in processione l’attraversamento della Porta Santa del Santuario e la S. Messa officiata dal don Claudio Magro.
                         Luigi Majorca