In un noto
ristorante di Siracusa, giorno 28 novembre del 2019 è stato presentato dal prof
Salvo Bonnici con la partecipazione di
Carla Siena ai soci del “Panathlon Club di Siracusa” ,presente il governatore dell’Area
9 Eugenio Gugliemino, il libro “Da
Venezia a Isfahan. Città dove stare, o sempre tornare, per risolvere il senso
d'irrisolto” , di ISABELLA e RANIERI MELONI
Le recensioni del prof. Salvo Bonnici
Si può definire l’opera della socia del “Panathlon
Club di Siracusa” Isabella Meloni e del
fratello Ranieri Meloni un "unicum", dove espressioni artistiche diverse, parole
e immagini, si proiettano a sostenere un viaggio, diretto anche all’avanzamento
sociale dell’uguaglianza scardinando le differenze economiche e culturali.
I percorsi raccontati si compongono su ordini di piani
modulabili, suggerendo al lettore di interagire con i protagonisti del narrato.
La forza delle immagini suggerisce ora realistica,
astratta, simbolica
L’arcano, rendendo visibile l’Eterno.
Tutto è armoniosamente e razionalmente studiato, fissando
nella nostra memoria i luoghi da loro percorsi creando rimandi e stabilendo
connessioni con mondi paralleli, in un legame
ed interazione quasi impensabili.
Un'idea
custodita da anni, silenziosa ma sempre presente. Un progetto complesso:
appunti di viaggio e aneddoti conservati in una Moleskine nera, fotografie di
luoghi, di architetture, di riflessi e di emozioni, e opere pittoriche, tutti
insieme a raccontare un viaggio lungo due vite. Da Venezia, lungo la via di
Marco Polo, attraverso i Paesi del Mediterraneo, la Turchia, l'Uzbekistan e
l'Iran si svelano città dai variegati caratteri, il cui genius loci, attraverso
la sabbia, il vetro, l'oro e i pigmenti, rivive nell'opera dedicata. Le parole,
rappresentative di sensazioni e desideri, s'intrecciano con le immagini, reali
ed evocative, e si fondono alle polveri colorate e al bianco-nero, in un racconto che vuol essere anche un ricordo di ciò che è stato, e che sarà per sempre chiuso nel cuore e nella mente degli autori e di chi vorrà leggerlo.
“Lasciatemi sognare
in un dialogo silenzioso con i miei figli. Da molti anni volevo scrivere
un libro a loro dedicato "
per lasciarlo in eredità . La loro presenza ha illuminato la mia via. Mi hanno dato la forza
per andare avanti , coraggio per
ritrovare me stessa. Sono i miei più grandi
amori”.
(L’autrice)