martedì 27 giugno 2017
mercoledì 21 giugno 2017
IMPEGNATIVA RIUNIONE
domenica 18 giugno 2017
SIAMO ANDATI A TROVARE MANUEL.
Manuel Giuge
è un panathleta, ammesso nel club di Mestre nel 2016, gioca nella squadra dei Black Lions di Venezia.
Nato a Venezia il 14 luglio 1986, ad appena nove anni gli viene diagnosticata la distrofia muscolare
dei Cingoli, malattia rara degenerativa che secondo i medici lo avrebbe
costretto a 30 anni a sedere su una sedia a rotelle. Grazie alla sua grande
forza di volontà, alla costante e severa fisioterapia, agli interventi di
chirurgia sui tendini, lo scorso anno per festeggiare il suo 30° compleanno,
ancora capace di camminare anche se con
fatica, decise di regalarsi un piccolo sogno : un viaggio in macchina in
“solitaria” da Venezia a Capo Nord.
Quest’anno, ancora in piedi, ha deciso di farsi un altro regalo, un altro viaggio,
sempre in solitario in Italia, partendo da Mestre per attraversare tante città
d’Italia per giungere fino a Siracusa, portandosi poi ad Olbia e ritornare a
Casa. Ha chiesto ai Club del Panathlon un supporto di accoglienza. Così venerdì
16 giugno é giunto a Siracusa dopo essere stato a Messina. Siamo stati a trovarlo.
Gli abbiamo
chiesto di raccontarci la sua storia che con un sorriso accattivante è stato
ben lieto di narrarcela, senza tralasciare i molti significativi particolari.
Conoscere il mondo, cosa che continuerà a fare non è solo il suo egoistico fine,
vuole anche raccogliere
fondi da destinare all’associazione
Italiana Calpaina 3, per la lotta alla Distrofia Muscolare dei cingoli, vuole portare speranza e solidarietà a
persone affette da questo terribile male, come a quella ragazza di Brindisi che
ha incontrato ed ha convinto di andare a godersi il bel mare della Puglia e a
mostrarsi, non ad isolarsi, non a non mollare ed a lottare sempre con tutte le sue forze.
E’ stato bello sentire raccontare episodi felici della sua vita, come quello del
suo recente fidanzamento con una ragazza affetta da analoga malattia, niente
affatto preoccupato. Ottimista sul suo futuro ci ha rivelato un suo ambizioso
progetto, un altro viaggio incredibile, un viaggio sempre in autonomia; nel suo
inconfessato timore temiamo che ogni viaggio che Manuel programma sospetta
che potrebbe essere l’ultimo.
Infine, l’abbraccio
affettuoso.
Luigi Majorca
Iscriviti a:
Post (Atom)